Il CERN di Ginevra e il Parlamento Europeo di Strasburgo
Cittadini italiani, cittadini europei
Viaggio di istruzione nel cuore della costruzione europea per la pace e lo sviluppo:
il CERN di Ginevra e il Parlamento Europeo di Strasburgo.
Giunto al termine di un percorso di preparazione svolto in classe a cura dei due docenti referenti del progetto, David Mugnai e Tamara Taiti, il viaggio di istruzione della 4° A liceo linguistico ha toccato due dei centri di cooperazione internazionali più importanti al mondo: il Centro Europeo di Ricerca Nucleare (CERN) per quanto riguarda l’ambito della fisica e della ricerca scientifica; e il Parlamento Europeo, fulcro del lungo percorso di integrazione dei paesi europei, svolto in nome e con l’obiettivo della pace dopo secoli di guerre devastanti.
Il viaggio è stato articolato in tre tappe, prevedendo spostamenti in pullman.
Martedì 13 marzo era in programma la visita al CERN – struttura al confine tra Francia e Svizzera – ed è stata possibile grazie alla disponibilità dei fisici (italiani) responsabili dell’esperimento “NA62”. A differenza di una semplice tappa presso le strutture espositive aperte al pubblico, siamo riusciti ad accordarci per entrare proprio dove “si lavora” e parlare direttamente con i ricercatori.
Siamo stati ricevuti da due giovani ricercatori che hanno illustrato ai nostri studenti il funzionamento degli acceleratori di particelle e anche nello specifico l'oggetto delle loro ricerche sui kaoni, particelle generate dalla divisione degli elettroni. Purtroppo non abbiamo potuto scendere nella caverna perché la direzione generale del Cern – che conta un personale complessivo di quasi ventimila persone tra fisici, informatici, ingegneri, operai ecc. -aveva avviato un lavoro di manutenzione proprio su quel laboratorio e così, per ragioni di sicurezza, siamo stati “dirottati” verso il laboratorio “protodune” e il Centro Controllo del CERN: sezioni importanti, inerenti l’uno la realizzazione di un prototipo per la rilevazione dei neutrini in preparazione di un esperimento previsto per il 2025 negli Stati Uniti; l’altro nientemeno che il Centro direzionale dell’intera struttura CERN. Le spiegazioni, tutte in italiano, sono state interessanti, precise nelle informazioni tecniche ma alla portata dei ragazzi; non sono mancate domande e risposte inerenti la sicurezza sul luogo di lavoro, la quota di italiani all’interno del Cern e la questione della lingua in un contesto multilinguistico. A proposito di sicurezza sul luogo di lavoro ci hanno mostrato il rilevatore di radioattività che tutti gli addetti del Cern portano al collo come un badge qualunque; e ci hanno spiegato come e perché la sicurezza da questo punto di vista sia assoluta (fissata quota 1000mSv come limite annuale, mediamente viene raggiunta quota 20mSv da chi è più esposto). Abbiamo anche scoperto che i fisici italiani sono ben il 30% del totale (la quota nazionale più rilevante) fondamentalmente in virtù dell’alto livello di preparazione dei ricercatori provenienti dalle università italiane.
Dopo la simpatica esperienza di pranzare alla mensa interna, fianco a fianco ai tanti lavoratori del centro, abbiamo fatto una fermata al GLOBE, ovvero lo spazio visite pensato per suggestionare il pubblico anche meno esperto: dobbiamo convenire che l’obiettivo è stato raggiunto!
Seconda tappa un’intera giornata in giro per l’incantevole Colmar. Il centro storico, a pochi passi dal nostro hotel, è percorribile a piedi in un ambiente di estrema tranquillità e di straordinaria bellezza, tra casette da fiaba specchiate sui canali e graziosi negozietti di souvenir e specialità alsaziane. Ad arricchire l’offerta anche alcuni musei, tra cui quello da noi visitato dedicato allo scultore locale Auguste Bartholdi, celebre per aver realizzato la statua della libertà donata dalla Francia agli Stati Uniti nel 1886, e oggi simbolo della città di New York.
L’ingresso al parlamento europeo di Strasburgo è stata la nostra terza e ultima tappa. Dopo una breve spiegazione sul funzionamento dell’incontro, siamo stati accolti in una originale “sala della tavola triangolare” da un eurodeputato italiano e dal responsabile interpreti per la lingua italiana. L’incontro ha così avuto un momento incentrato sul funzionamento istituzionale del parlamento e uno sulla professionalità dell’interprete / traduttore. È stato un momento di eccezionale valore formativo, che – grazie anche alle numerose domande dei ragazzi – ha toccato aspetti diversi dell’apprendimento di lingue straniere, del senso dell’interpretazione e anche della connessione tra il ruolo degli interpreti e l’esercizio effettivo della democrazia in un contesto sovranazionale.
Ci siamo poi spostati dentro l’aula parlamentare per assistere al dibattito in corso, nello specifico una discussione inerente i diritti umani in Uganda, che abbiamo potuto ascoltare nelle varie lingue (ventiquattro in tutto) apprezzando l'altissima professionalità dei traduttori simultanei che lavoravano nelle cabine posizionate all'interno dell'aula parlamentare. La visita ha fatto luce su alcuni elementi poco conosciuti al grande pubblico riguardanti i meccanismi di funzionamento del parlamento, alzando l’attenzione sia sulla complessità della architettura dell’Unione Europea sia sulla alta professionalità richiesta all’interno della struttura.
Fatte le foto ricordo e salutato il personale che ci ha fatto da guida, abbiamo concluso la giornata con un giro per la città di Strasburgo e rientro serale a Colmar.
Nell’ultimo giorno destinato al viaggio di ritorno siamo riusciti comunque a inserire una sosta alla città Svizzera di Lucerna, col suo bel lago e il caratteristico ponte coperto di legno.
Torniamo a casa non solo con il ricordo della bellezza di Colmar, Strasburgo e Lucerna, ma anche con la sensazione di sapere qualcosa di più riguardo a temi davvero molto importanti per il mondo contemporaneo e, soprattutto, per il futuro dei nostri ragazzi.
Proff.ri Tamara Taiti e David Mugnai