Calais Bastille
A teatro con Calais-Bastille, dalla Rivoluzione Francese alla giungla di Calais
Il 21 dicembre molte classi del liceo linguistico, della RIM e AFM accompagnate dalle insegnanti di Francese Bellucci, Ferro e Stelluto si sono recate come ormai consuetudine da alcuni anni, al Teatro Puccini a Firenze per assistere ad uno spettacolo teatrale in lingua francese portato in scena dalla compagnia France Théâtre.
Quest'anno il tema era molto attuale, l'immigrazione.
Nella giungla di Calais alcuni migranti spossati attendono il momento giusto per fuggire in Inghilterra e forse per l'Europa del Nord per rincorrere il loro sogno di libertà quasi a voler cancellare la miseria e la guerra dei loro paesi d'origine pur sapendo che lì nessuno li aspetta.
Al loro arrivo a Calais sono stati dotati di poche cose, qualche coperta e qualche libro. Il freddo costringe questi "illusi" a bruciare i libri per riscaldarsi, solo una copia si salva e questo libro sarà per loro lo spunto per la loro "Rivoluzione".
Il manuale parla della Rivoluzione Francese e il gruppo di migranti decide di ripercorrere tutte le varie fasi storiche, politiche e filosofiche che hanno portato la Francia , partendo dalle idee di Libertà di Voltaire, Rousseau , Montesquieu, fino alla Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e del Cittadino ad affermare che la libertà, l'accoglienza, la fratellanza non sono solo ideali e non devono rimanere ideali se non sono accompagnati da un reale senso di accoglienza, di solidarietà, di superamento delle diversità per affermare che tutti gli uomini sono creati uguali ed uguali nei diritti. Tra gli immigrati c'è anche una donna quasi a ricordare che le donne pur partecipando attivamente alla Rivoluzione erano escluse dai diritti civili e politici e continuarono a rimanere nelle stesse condizioni ancora per lungo tempo e ancora in alcuni paesi sono prive di identità, di diritti e di riconoscenza.
Lo spettacolo, nonostante ponesse l'accento su tematiche importanti è stato smorzato nella crudeltà della storia da canzoni molto attuali e le studentesse e gli studenti vi hanno partecipato attivamente. Non sono mancati momenti di riflessione con qualche stretta al cuore come il naufragio dei barconi diventati oramai una triste realtà quotidiana, il trasferimento nei centri d'accoglienza, e tutti quei piccoli e grandi problemi e privazione della dignità che gli immigrati devono affrontare ogni giorno.
Ancora una volta la compagnia si è distinta nel saper coniugare il passato con il presente attualissimo mettendo alla portata dei ragazzi la storia di solito poco amata come materia scolastica coinvolgendoli interamente.
Attraverso questo spettacolo abbiamo potuto riflettere su 3 punti fondamentali:
1- La libertà senza l'uguaglianza è la legge del più forte
2-L'uguaglianza senza la libertà corrisponde a una prigione, all'impossibilità di prendere le distanze, di esprimersi
3-La libertà e l'uguaglianza senza la fraternità è un paese dove ciascuno pensa solo a sé senza preoccuparsi degli altri.
Prof.ssa Caterina Stelluto